Buona la risposta di dirigenti e funzionari delle amministrazioni coinvolte
Tra il 13 e il 18 ottobre si sono svolti sia a Bari che ad Ancona le prime fasi dei corsi di formazioni previsti per le amministrazioni locali nell’ambito del progetto ISAAC (WP 5.2 “Superare le barriere amministrative locali per lo sviluppo del biogas”).
Ampia partecipazione di dirigenti e funzionari della pubblica amministrazione nelle prime due regioni coinvolte nel progetto, Puglia e Marche, con circa 20 partecipanti a Bari e oltre 35 ad Ancona. Grande disponibilità da parte delle amministrazioni regionali che hanno collaborato in maniera determinante al successo delle iniziative. I corsi sono rivolti a tecnici delle amministrazioni regionali e comunali sul tema del biogas inteso come filiera produttiva, sia in ambito agricolo che urbano. A tal fine l’argomento è stato trattato con un approccio di sistema, con cui fornire un quadro esaustivo degli aspetti che concorrono alla buona riuscita di valide iniziative imprenditoriali in questo settore. Tali aspetti vanno dalle questioni prettamente tecnologiche a quelle di carattere normativo e autorizzativo, che – secondo i più recenti orientamenti – dovranno sempre tener conto dei principi di sostenibilità (ambientale, economica e sociale).
Le azioni in questione sono avvenute in due Regioni, Marche e Puglia, per:
- la loro rappresentatività geografica (Centro e Sud Italia),
- il notevole potenziale di sviluppo del biogas,
- la farraginosità delle procedure autorizzative,
- la scarsa partecipazione e dunque limitato consenso sociale,
- la disponibilità delle amministrazioni locali.

La logica dei corsi
- Durata di ogni corso: 4 giorni per un totale di 20 ore in due sessioni di 10 ore, rispettivamente su:
- Tematiche ambientali e Tecnologiche
- Tematiche regolatorie
Argomenti e docenti
Per tutti gli argomenti che verranno affrontati i docenti avranno cura di mantenere il focus sul concetto di sostenibilità (ambientale, sociale, economica).
Gli esperti che verranno selezionati per le docenze saranno ricercatori e professionisti di chiara fama con provata esperienza nello svolgere attività di informazione e divulgazione.
Format del corso
Tale format si viene applicato in entrambe le Regioni, fatti salvi alcuni adeguamenti riferibili alle specifiche realtà locali (norme, casi studio, ecc.).
- “Cosa è un impianto a biogas, dalla dieta alimentare ai problemi normativi e tecnologici” – Claudio Fabbri CRPA
- “Il digestato, analisi e approfondimenti su opportunità e problematiche normative” – Giuliana D’Imporzano, UniMI-Gruppo Ricicla
- “Tematiche agroambientali, concetto di sostenibilità del territorio (colture dedicate) reperibilità delle biomasse, ricadute sul territorio” – Nicola Colonna ENEA
- “Panoramica internazionale e nazionale Focus sulle Tecnologie sia inerenti alla produzione di biogas che di biometano, concetti di emissioni sostenibili e COT” – Vito Pignatelli ITABIA-ENEA
- “Bioenergie: strategie comunitarie-nazionali. Politiche e normative ambientali. Cenni Normative di riferimento – Paradossi della normativa (incongruenze tra la volontà del legislatore e l’effettiva applicazione delle prescrizioni nelle realtà operative). Proposta di legge nazionale sui processi partecipativi” – Sofia Mannelli CVB
- “Buone Pratiche nelle realtà aziendali, casi di studio” – CIB
- “L’importanza della Partecipazione alle iniziative per il consenso sociale: il ruolo del facilitatore e l’efficacia di una corretta comunicazione – Chiara Pignaris”, Cantieri Animati.

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